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UNA MODESTA PROPOSTA

 

"Come risolvere la fame nel mondo? Come evitare che i figli dlla povera gente diventino un peso per la società? Come renderli utili alla nazione. Una soluzione semplice e terrificante, anticipata 300 anni fa da un geniale Jonathan Swift"

 

liberamente ispirato a

"Una modesta proposta" di j. Swift  (ed. Marotta&Cafiero)


di Rosario Esposito La Rossa e Gennaro Monforte

regia Rosario Esposito La Rossa

 

con Eduardo Di Pietro, Giulia Esposito, Gennaro Monforte, Giovanni Esposito, Luca Ciriello e Maddalena Stornaiuolo

 

con la partecipazione straordinaria di Alessio Conte

 

in video | Annalisa Direttore

fonica e luci | Fortuna Stornaiuolo

foto | Tiziana Mastropasqua

produzione Vodisca Teatro

 

 

Quattro cuochi, sguatteri di un'isterica chef. La cucina di un ristorante di lusso e in mente una sola idea: eliminare la fame nel mondo. Prendendo in prestito le parole di un settecentesco Swift, un’equipe di maestri dell'arte culinaria tenterà di convincere e di convincersi che la soluzione alle disuguaglianze mondiali, agli abissi economici tra nord e sud, tra primo e terzo mondo, è a portata di mano, è sotto gli occhi di tutti.

 

Non c'entra niente la politica, i capi di Stato, finanzieri, economisti e intellettuali di sistema, tutto parte da fornelli e presine.

In un ambiente surreale, a tratti carnevalesco perché giullare nei confronti del potere costituito, le invettive di un satirico Swift ritorneranno moderne come non maiUna modesta proposta è il tentativo, seppur per molti macabro, di fare la propria parte, di tentare nelle acque stagnate dell'indifferenza di risolvere un problema. Una pièce che sulle onde gerarchiche di una cucina di lecchini, ciechi, iperattivi e per niente attivi cuochi, ripropone le luride logiche di potere internazionali, che in barba a un miliardo e mezzo di persone spartisce benessere e privilegi in cambio di mazzette e poltrone. 

 

Una modesta proposta è un gioco al massacro, uno show, un reality, il tentativo di appropriarsi di un'idea milionaria, dove la vetta, l'apparire, il gioco mostruoso della società dello spettacolo, conta più della vita stessa. Tradimento, ammutinamenti, morte tua vita mia, prendono il sopravvento sulla rivoluzionaria idea, i contenuti svaniscono dinanzi al verdume dei dollari e ai flash di una comunità che rende spettacolare anche le tragedie.
 

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